I servizi sviluppati con Windows Communication Foundation possono essere ospitati da qualsiasi tipo di applicazione e fra queste anche su Internet Information Services (IIS). Questo è possibile mendiante i file con estensione .svc che permette di mettere in ascolto il servizio con binding di tipo basicHttpBinding, wsHttpBinding e webHttpBinding (utilizzato per servizi REST e Data Services).
Poiché IIS è in grado di esporre un sito su più schema (HTTP, HTTPS, ecc) e su più indirizzi con più domini o porte, mentre in WCF occorre specificare per ogni endPoint uno specifico indirizzo e schema, spesso si incappa nel seguente errore: This collection already contains an address with scheme HTTP wcf.
Questo avviene perché IIS passa l'informazione di hosting al servizio WCF che automaticamente deduce qual è indirizzo completo del svc, ma nel caso ci siano più possibilità occorre indicarlo specificatamente. Dal .NET Framework 3.5 SP1 una nuova sezione di configurazione di serviceHostingEnvironment permette di ovviare a questo problema:
<system.serviceModel> <serviceHostingEnvironment> <baseAddressPrefixFilters> <add prefix="http://services.aspitalia.com"/> </baseAddressPrefixFilters> </serviceHostingEnvironment> </system.serviceModel>
Nello script precedente, per esempio, si forza di dover ascoltare su http per uno specifico dominio. Nelle versioni precedenti al service pack, invece, è necessario creare un ServiceHostFactory personalizzato che sovrascriva CreateServiceHost per istanziare il servizio e passare manualmente l'uri base.
public class MyFactory : ServiceHostFactory { public override ServiceHost CreateServiceHost(Type t, Uri[] baseAddresses ) { return new ServiceHost(t, new Uri("http://services.aspitalia.com")) } }
Il factory va poi specificato nel file .svc con l'attributo Factory della direttiva ServiceHost.
<%@ ServiceHost Factory="MyFactory" Service="MyService" %>
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