Durante lo sviluppo di applicazioni web può capitare di dover effettuare l'upload di file, ma si è spesso costretti a limitarne le dimensioni. Magari può essere dovuto a questioni di sicurezza o per evitare di "appesantire" troppo il file system del server. Alcune volte però per requisiti applicativi è necessario l'invio di files di grosse dimensioni (anche più di 100 MB). Immaginiamo ad esempio il caso di un repository online (magari condiviso fra le diverse sedi di un'azienda).
L'approccio presentato in questo articolo si basa su un servizio WCF per la ricezione lato server dei dati: l'idea di base è di dividere il file in pacchetti ed inviarli in maniera sequenziale invocando uno o due metodi esposti dal servizio remoto (in base alla dimensione totale del file).
Prima di tutto abbiamo bisogno di una classe lato web service che gestisca i pacchetti in entrata:
public class UploadModel { public Guid ID { get; private set; } public string Filename { get; private set; } public int PartsLeft { get; set; } }
Come si può notare, la classe espone una property ID di tipo Guid per poterne garantire l'univocità. All'interno del servizio remoto creeremo infatti uno static Dictionary
Il primo metodo da invocare ci consente di far iniziare la procedura e restituisce l'ID dell'UploadModel appena creato:
public string BeginUpload(string filename, byte[] buffer, int numParts) { try { if (null != buffer && 0 != buffer.Length) { var model = new UploadModel(filename, numParts - 1); AppendDataToFile(model, buffer); if (0 == model.PartsLeft) return EndUpload(model); _uploadsDict.Add(model.ID , model); // facciamo restituire l'ID per poterlo usare successivamente return model.ID.ToString(); } return "FAIL"; } catch (Exception ex) { throw ex; } }
Questo metodo non fa altro che creare una nuova istanza di UploadModel e accodare il primo pacchetto di dati. Per l'implementazione del metodo AppendDataToFile possiamo vedere il progetto di esempio allegato.
Nella firma abbiamo incluso anche il numero di pacchetti rimasti: se è 0 procediamo con il metodo EndUpload:
private string EndUpload(UploadModel model) { try { if (null != model) { // l'upload è terminato, non abbiamo più bisogno di mantenere // l'oggetto nel dizionario if (_uploadsDict.ContainsKey(model.ID)) _uploadsDict.Remove(model.ID); /*********/ // Qui va inserita la logica di gestione del file appena ricevuto /*********/ return "OK"; } return "FAIL"; } catch (Exception ex) { throw ex; } }
Il metodo è marcato come private perché non c'è necessità che venga invocato dai client. Se infatti il numero di pacchetti è maggiore di 1, useremo quest'altra funzione:
public string UploadBytes(string key, byte[] buffer) { try { if (null != buffer && 0 != buffer.Length) { var guid = new Guid(key); // Controlliamo che la chiave corrisponda ad un upload valido, // accodiamo il pacchetto e riduciamo il numero dei pacchetti rimasti UploadModel model = null; if(_uploadsDict.TryGetValue(guid, out model)) { AppendDataToFile(model, buffer); model.PartsLeft--; } // Anche qui se abbiamo terminato i pacchetti procediamo con EndUpload if (0 == model.PartsLeft) return EndUpload(model); return model.ID.ToString(); } return "FAIL"; } catch (Exception ex) { throw ex; } }
In allegato troviamo una soluzione con il progetto web contenente il servizio ed un piccolo progetto di test in Silverlight.
Commenti
Per inserire un commento, devi avere un account.
Fai il login e torna a questa pagina, oppure registrati alla nostra community.
Approfondimenti
Gestione dell'annidamento delle regole dei layer in CSS
Miglioramenti nell'accessibilità con Angular CDK
Triggerare una pipeline su un altro repository di Azure DevOps
Gestire la cancellazione di una richiesta in streaming da Blazor
Effettuare il refresh dei dati di una QuickGrid di Blazor
Utilizzare un service principal per accedere a Azure Container Registry
Utilizzare il trigger SQL con le Azure Function
Limitare le richieste lato server con l'interactive routing di Blazor 8
Change tracking e composition in Entity Framework
Code scanning e advanced security con Azure DevOps
Usare le navigation property in QuickGrid di Blazor
Testare l'invio dei messaggi con Event Hubs Data Explorer