Gestire l'upload di file di grosse dimensioni con WCF e Silverlight

di Davide Guida, in Windows Communication Foundation,

Durante lo sviluppo di applicazioni web può capitare di dover effettuare l'upload di file, ma si è spesso costretti a limitarne le dimensioni. Magari può essere dovuto a questioni di sicurezza o per evitare di "appesantire" troppo il file system del server. Alcune volte però per requisiti applicativi è necessario l'invio di files di grosse dimensioni (anche più di 100 MB). Immaginiamo ad esempio il caso di un repository online (magari condiviso fra le diverse sedi di un'azienda).

L'approccio presentato in questo articolo si basa su un servizio WCF per la ricezione lato server dei dati: l'idea di base è di dividere il file in pacchetti ed inviarli in maniera sequenziale invocando uno o due metodi esposti dal servizio remoto (in base alla dimensione totale del file).

Prima di tutto abbiamo bisogno di una classe lato web service che gestisca i pacchetti in entrata:

public class UploadModel 
{
  public Guid ID { get; private set; }
  public string Filename { get; private set; }
  public int PartsLeft { get; set; }    
}

Come si può notare, la classe espone una property ID di tipo Guid per poterne garantire l'univocità. All'interno del servizio remoto creeremo infatti uno static Dictionary per mantenere la lista di UploadModels che ci verranno inviati dai clients.

Il primo metodo da invocare ci consente di far iniziare la procedura e restituisce l'ID dell'UploadModel appena creato:

public string BeginUpload(string filename, byte[] buffer, int numParts)
{
  try
  {
    if (null != buffer && 0 != buffer.Length)
    {
      var model = new UploadModel(filename, numParts - 1);
      AppendDataToFile(model, buffer);

      if (0 == model.PartsLeft)
        return EndUpload(model);

      _uploadsDict.Add(model.ID , model);

      // facciamo restituire l'ID per poterlo usare successivamente 
      return model.ID.ToString();
    }
    return "FAIL";
  }
  catch (Exception ex)
  {        
    throw ex;
  }
}

Questo metodo non fa altro che creare una nuova istanza di UploadModel e accodare il primo pacchetto di dati. Per l'implementazione del metodo AppendDataToFile possiamo vedere il progetto di esempio allegato.

Nella firma abbiamo incluso anche il numero di pacchetti rimasti: se è 0 procediamo con il metodo EndUpload:

private string EndUpload(UploadModel model)
{
  try
  {
    if (null != model)
    {
      // l'upload è terminato, non abbiamo più bisogno di mantenere
      // l'oggetto nel dizionario
      if (_uploadsDict.ContainsKey(model.ID))
        _uploadsDict.Remove(model.ID);
  
      /*********/
      // Qui va inserita la logica di gestione del file appena ricevuto
      /*********/

      return "OK";
    }
    return "FAIL";
  }
  catch (Exception ex)
  {                
    throw ex;
  }
}

Il metodo è marcato come private perché non c'è necessità che venga invocato dai client. Se infatti il numero di pacchetti è maggiore di 1, useremo quest'altra funzione:

public string UploadBytes(string key, byte[] buffer)
{
  try
  {
    if (null != buffer && 0 != buffer.Length)
    {
      var guid = new Guid(key);

      // Controlliamo che la chiave corrisponda ad un upload valido,
      // accodiamo il pacchetto e riduciamo il numero dei pacchetti rimasti
      UploadModel model = null;
      if(_uploadsDict.TryGetValue(guid, out model))
      {
        AppendDataToFile(model, buffer);
        model.PartsLeft--;
      }
    
      // Anche qui se abbiamo terminato i pacchetti procediamo con EndUpload
      if (0 == model.PartsLeft)
        return EndUpload(model);
      return model.ID.ToString();
    }
    return "FAIL";
  }
  catch (Exception ex)
  {                
    throw ex;
  }
}

In allegato troviamo una soluzione con il progetto web contenente il servizio ed un piccolo progetto di test in Silverlight.

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