Come abbiamo visto nello script #211 come è possibile raccogliere tutti i dati di logging delle macchine virtuali, ed in particolare dei cloud service, attraverso la classe DiagnosticMonitor. Fra questi rientrano i log di IIS, di Windows, i performance counter ed eventuali trace custom inseriti mediante l'apposito TraceListener. L'approccio utilizzato in tale script, però, richiede la scrittura di codice per selezionare le sorgenti da raccogliere e per configurare i parametri di polling per la scrittura sullo storage di Windows Azure, rendendo molto scomodo eventuali interventi da apporre a tali parametri, soprattutto in fase di sviluppo e staging.
Fortunatamente possiamo utilizzare un altro approccio, che troviamo già imbastito sui progetti nuovi creati con Visual Studio e le ultime versioni dell'SDK: il file diagnostics.wadcfg. Questo file ci permette infatti un approccio dichiarativo e quindi più semplice nella configurazione dei parametri e dei sorgenti. Va distribuito nella bin del progetto web o nella root di un worker role, ed va usato in alternativa all'uso delle classi DiagnosticMonitor che, per evitare conflitti, non andrebbero più usate.
Per configurare questo file è sufficiente utilizzare Visual Studio e aprire le proprietà del role di nostro interesse. Nella sezione configuration troviamo la voce Enable Diagnostics permettendoci di configurare il livello di diagnostica, di personalizzarlo e di scegliere su quale storage scrivere.
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Il vantaggio che otteniamo dall'uso del file diagnostics.wadcfg lo otteniamo nel momento in cui vogliamo cambiare le impostazioni di logging. Grazie ai tool di Visual Studio, possiamo posizionarci sul deployment, o sulla singola istanza, e tramite menu contestuale troviamo le voci view diagnostics data e update diagnostics settings.

Quest'ultima voce è molto interessante, perché ci permette di modificare le impostazioni di logging, senza richiedere un nuovo deployment, permettendoci di intervenire su tutti i parametri.

Premendo OK, il tool inserisce un file XML nel blob wad-control-container che il sistema monitora in base all'attributo configurationChangePollInterval specificato inizialmente in diagnostics.wadcfg. Tale file ha la precedenza su eventuali altri deployment e modifiche che potremmo fare.
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